ABRUZZO - FONDI STRUTTURALI EUROPEI ... PER POCHI!

La Regione Abruzzo nega l'accesso ai tavoli di partenariato sui Fondi Strutturali Europei alla Confederazione USB Abruzzo!

Pescara -

FONDI STRUTTURALI EUROPEI

(Come far sparire “il malloppo” sotto il naso di tutti i cittadini abruzzesi!)

 

Non è di dominio comune il fatto che l’unica certa risorsa economica nel disastrato bilancio della Regione Abruzzo sono i 2 miliardi resi disponibili dall’Europa. Denaro che dal 2014 al 2020 dovrà essere utilizzato nella maniera più intelligente possibile.

A livello regionale si sono così aperti i tavoli per la programmazione dei fondi strutturali: tavoli che prevedono anche la partecipazione della associazioni portatrici di interessi collettivi …. Per questo motivo la Unione Sindacale di Base USB, confederazione sindacale maggiormente rappresentativa sul piano nazionale e presente nel CNEL attraverso un membro del proprio esecutivo nazionale Pierpaolo Leonardi, ha presentato formale domanda di partenariato ai suddetti tavoli programmatici. Tale richiesta non è stata presa in considerazione e Presidente, Vice Presidente e assessori hanno dato vita ad incontri nei quali associazioni sindacali (Cgil-Cisl-Uil) e imprenditoriali si “giocano”, nel segreto delle quattro mura regionali … il futuro della Regione Abruzzo senza una partecipazione attiva di tutti coloro che ne hanno diritto e magari capaci di proposte alternative. Qualcuno forse conosce come sono stati spesi i denari europei nella precedente gestione economica? Quali progetti hanno preso vita e quanto lavoro, sviluppo, risanamento ambientale e/o sviluppo energetico alternativo hanno creato? La verità è che questi incontri “clandestini” si sono già realizzati ... nonostante sia cambiato il Governo Regionale e che la Commissione Regionale del Consiglio Regionale non si sia ancora mai riunita!

Il fatto che vi sia una forma di continuità nella gestione di questi fondi, indipendentemente da chi governa la Regione, rende la problematica inquietante … e come sia possibile, poi, che tutto ciò avvenga senza il controllo e l’indirizzo politico della Commissione Regionale sui Fondi Europei fa supporre che chi ha sempre avuto “le mani in pasta” viva nella più completa tranquillità … certo del fatto che nessuno porrà mai il problema.

Consideriamo di estrema importanza l’utilizzo di tali fondi. Risorse economiche utili al futuro di una Regione, attualmente dilaniata dalla disoccupazione, precarietà, devastazione ambientale, corruzione ed ampliamento progressivo delle fasce degli esclusi da qualsivoglia forma di welfare. Riteniamo doverosa la nostra presenza in quei tavoli politico-istituzionali dove si costruiscono le risposte in termini di azioni e risultati attesi ai problemi reali dei cittadini. La nostra esclusione è da considerarsi, oltre che antidemocratica, sospetta. Non vogliono “controllori”? Non ritengono opportune proposte riguardanti lo sviluppo, il lavoro, la salute, l’ambiente, il turismo …

hanno altri progetti?

Le nostre priorità: una vera politica abitativa; per la ristrutturazione e manutenzione del patrimonio edilizio scolastico e quello della P.A.; per la messa in sicurezza del territorio, le bonifiche e l’ammodernamento del servizio idrico della regione; per il trasporto pubblico locale su ferro e gomma; per il rilancio delle politiche agricole; per la tutela dei beni artistici e del patrimonio paesaggistico; per il rilancio degli Enti di ricerca pubblici; per lo sviluppo di un moderno sistema di servizi sanitari fortemente integrato con i servizi socio-assistenziali; per il potenziamento dei servizi pubblici per la prima infanzia; per la lotta al lavoro sommerso; per il reddito minimo garantito; per un piano energetico alternativo; etc.

 

Invitiamo il Presidente L. D’Alfonso a rimeditare sulle scelte che sta intraprendendo … l’esclusione di alcuni non può che essere intesa quale preannuncio a politiche fallimentari, quelle di sempre, quelle che vedono benefici per pochi e la sconfitta dei più!

 

Pescara 07/08/2014 Coordinamento Regionale Confederale USB Abruzzo M. Frittelli