Gigafactory e Stellantis di Termoli: USB incontra il Presidente della Regione Molise Francesco Roberti
Nella mattina di venerdì 22 settembre, il Presidente della Regione Molise Francesco Roberti, ex sindaco di Termoli, ha incontrato le OOSS, tra queste l’USB, per affrontare le criticità della nascita della Gigafactory e la situazione occupazionale dello stabilimento Stellantis di Termoli.
Tra le affermazioni del Presidente ci ha colpito una in particolare, ovvero che come Regione non ha interesse a portare avanti un discorso unitario con gli altri Presidenti di Regione al tavolo nazionale specifico su Stellantis e messo in campo dal Ministro Urso.
La motivazione sarebbe semplicemente dovuta al fatto che l’investimento sulla Gigafactory, portato avanti da una joint venture tra Stellantis, Mercedes e Total Erg, verrebbe frenato da una discussione complessiva sugli stabilimenti Stellantis in Italia, con il rischio che gli altri investitori, soci di Stellantis, non accettino ritardi sul progetto.
Abbiamo ricordato che gli ingenti finanziamenti, tra i 400 ed i 600 milioni di euro, non possono ignorare che gli attuali lavoratori di Stellantis sono circa 2100 e non vi è nessun accordo che prevede un passaggio automatico degli stessi dall’attuale società alla joint venture ACC. Il progetto prevede che il futuro stabilimento, che produrrà batterie per auto elettriche, partirà nel 2026 e andrà a regime nel 2030 e che i lavoratori non hanno certezza occupazionale da Stellantis per un termine così lontano. Per noi è necessario comprendere con quali ammortizzatori sociali verranno tutelati, con quale contratto avverrà il passaggio, con quali modalità e soprattutto in quanti verranno assorbiti dalla Gigafactory.
La ACC al momento non ha nessun vincolo e circolano già notizie del loro bisogno di personale altamente qualificato che difficilmente è individuabile tra gli attuali dipendenti della Stellantis.
L’USB ha posto come problema anche la questione dell’attuale situazione di lavoro nello stabilimento molisano, con produzioni che andranno ad esaurirsi entro il 2024, in cui le condizioni di lavoro non sono certo ottimali visto che si cerca di produrre sempre il più possibile con sempre meno personale.
Altro nodo da sciogliere è quello sui lavoratori impiegati presso lo stabilimento con le aziende appaltatrici e di quelli dell’indotto.
Il ragionamento del Presidente sull’indotto è quello di rendersi conto che comunque la Gigafactory ne avrà uno proprio, in particolare nella logistica, peccato che sia un settore completamente diverso da quello in cui sono impiegati i lavoratori dell’attuale indotto Stellantis.
Siamo preoccupati anche sul piano dell’impatto ambientale del futuro sito ACC che a dire del Presidente Roberti ha ottenuto già un primo lasciapassare senza scendere nei particolari che a nostro avviso non sono trascurabili.
L’impostazione del ragionamento non può trovarci d’accordo sul fatto che il Presidente ha lasciato esplicitamente intendere che bisogna guardare al futuro stabilimento e scordarci delle produzioni meccaniche di Stellantis, come se quest’ultima sia avulsa da tutta la vicenda e non abbia interessi e responsabilità verso lavoratori e territorio.
L’unica nota positiva la troviamo nella volontà di istituire un tavolo permanente con tutte le OOSS, con le quali il Presidente si è impegnato personalmente a convocare, che affronti le criticità rispetto all’occupazione e alla riconversione occupazionale, a cui parteciperemo per sostenere le ragioni dei lavoratori disorientati di fronte ad un fatto che cambierà le sorti della loro prospettiva lavorativa futura.
Il CCSL non ci lascia la possibilità di convocare assemblee dei lavoratori in azienda ma l’auspicio è che le OOSS firmatarie del contratto specifico abbiano il buonsenso di richiederla per informare e coinvolgere tutti i lavoratori su quanto sia importante la posta in gioco che vede da una parte le società interessate ai finanziamenti europei in ballo e la Regione che ambisce al gettito fiscale che genererà la ACC, avendo questa scelto proprio Termoli come sede legale.
Nel mezzo di questo giro di interessi si troveranno gli operai che rischiano di trovarsi stretti in una morsa che non lascerà loro scampo.
Il nostro impegno come USB sarà quello di vigilare ed informare i lavoratori come facciamo da sempre. A noi il motto scurdammec o passat non può andare bene perché non dimentichiamo ciò che i lavoratori e i cittadini molisani hanno dato allo stabilimento di Termoli.
USB LP Abruzzo e Molise
RSA USB FCA ITALY TERMOLI
Campobasso, 22/09/2023