INDUSTRIA, SEVEL FCA: STRAORDINARI E RECUPERI CHI GUADAGNA E CHI PERDE
i meriti della propagandata crescita non vengono riconosciuti ai dipendenti né in termini di aumenti salariali, né di nuove assunzioni che potrebbero far crescere di pari passo l'economia del territorio attraverso l'impiego e l'aumento di reddito; a scanso delle opportunistiche chimere da parte della dirigenza aziendale e dei sindacati sempre pronti a sostenere sistematiche e accolite dichiarazioni pubbliche.
Dopo oltre 50 turni di straordinari e recuperi produttivi, SEVEL ha avuto il coraggio di non rinnovare il contratto a 28 giovani lavoratori e continua ad utilizzare sabati lavorativi come se nulla fosse, con il consenso di chi ha firmato, per i lavoratori, il peggior contratto degli ultimi 30 anni.
L'USB considera tutto ciò inaccettabile!!!
Ciò lo ha ribadito anche nel recente incontro, tenutosi il 31 ottobre al Ministero del Lavoro, dove con i propri delegati ha ricordato che FCA (prima FIAT) ha sempre beneficiato di contributi statali, ma poi troppo spesso ha agito, nei momenti di flessioni produttive, come se non dovesse tener conto di ciò, provvedendo a chiudere stabilimenti, licenziare, ecc.
Una piccola conferma di ciò viene proprio dal non confermare e stabilizzare il contratto a quei 28 lavoratori (precarizzandoli). E ci pensiamo ciò è ancor più grave in quanto siamo di fronte ad un PLANT che produce a pieno ritmo, macina utili e chiede straordinari a ripetizione.
Questo è il risultato delle scelte fatte, da parte di molti, di accettare supinamente il Job act ed il CCSL e che dimostra quanto la servile politica sindacale produca tanti danni per i lavoratori.
L'USB guardando ad un futuro prissimo, in cui la digitalizzazione del lavoro (industria 4.0) produrrà massicce perdite occupazionali, continua ad opporsi a queste metodologie di organizzazione e gestione del lavoro, dove inoltre, va ancora denunciato: i lavoratori continuano a subire carichi di lavoro assurdi che stanno favorendo l'aumento di patologie dovute proprio a questi, al ripetersi di straordinari, ecc. L'USB continua a fare della lotta la propria bandiera poiché unico mezzo democratico per combattere abusi e rivendicare il diritti.
Noi abbiamo unaltra linea sindacale, non prona, in cui riteniamo che ridurre gli orari di lavoro e ripartirlo è uno dei modi più efficaci per rispondere ai guasti provocati dalla crisi economica.
La Sevel è una locomotiva che viaggia a tutta da anni e ricorre agli straordinari che non si possono più definire tali.
Chiediamo: nuove assunzioni di giovani del territorio ed in primis quella dei 28 appena mandati a casa senza giusta causa, il ripristino dell'art. 18 per tutti i lavoratori, la riduzione progressiva dell'orario settimanale di lavoro, che vengano ripristinati i 40 minuti di pausa giornaliera, che si torni a trattare per aumenti salariali veri e premi di produttività che rispecchino la realtà e non dettati da un metodo di difficile comprensione.
USB dichiara S C I O P E R O, in tutto il sito Sevel, per tutti i turni di lavoro straordinario previsti per il mese di Novembre 2018
TURNO B sabato 10 novembre
TURNO A sabato 17 novembre
TURNO C domenica 18 novembre (recupero produttivo)