Lanciano, il Comune respinge la richiesta USB di occupazione di suolo pubblico per la raccolta firme contro l'omicidio sul lavoro. C’è festa, non si parli di salario e lavoro
In questi giorni l’Unione Sindacale di Base ha lanciato una sacrosanta campagna per la raccolta firme a sostegno di alcune importantissime Leggi di Iniziativa Popolare, quella sul salario minimo a 10 euro indicizzato al livello dell’inflazione e a totale carico del datore di lavoro e quella per l’introduzione del reato di “omicidio sul posto di lavoro” e per l’incremento del personale ispettivo ormai ridotto al lumicino.
Per tale motivo, come di consueto, il 28 agosto 2023, ha inoltrato anche al Comune di Lanciano in terra di Chieti, la richiesta di occupazione di suolo pubblico (un solo metroquadro) esclusivamente per posizionare un tavolino, una sedia e il materiale informativo necessario per procedere all’attività di raccolta firme.
Ebbene, la richiesta ci è stata respinta perché “l'area richiesta è stata concessa… esclusivamente al Comitato Feste di Settembre nel periodo che va dal 31 agosto 2023 al 17 settembre 2023”.
In sintesi: c’è la festa, non si parli di salario e di lavoro.
USB ritiene grave ingiustificabile tale diniego perché costituisce una compressione dei diritti costituzionalmente garantiti.
La “raccolta di firme” con banchetto su suolo pubblico, finalizzata al sostegno di due importanti iniziative di politica nazionale è attività costituzionalmente tutelata dagli articoli 17, 18 e 48 della Costituzione, in quanto concretizza il diritto del cittadino a partecipare alla formazione delle decisioni pubbliche.
Inoltre, con la raccolta firme, la cittadinanza esercita concretamente i diritti costituzionalmente garantiti, come previsto dall'articolo 50 della Costituzione (“Tutti i cittadini possono rivolgere petizioni alle Camere per chiedere provvedimenti legislativi o esporre comuni necessità”), come previsto anche dal Trattato dell'Unione europea e dagli Statuti regionali e locali (art. 71 della Costituzione, principi normativi della L. 352/70, art. 227 del Trattato EU, Statuti del Consiglio Regionale e Provinciale, Statuto del Comune di Lanciano)
È del tutto inammissibile il rifiuto a concedere l’esercizio di un essenziale diritto costituzionalmente garantito, in base a un generico diniego poiché, “sono in corso le feste patronali”, tutt’altro, l’attività richiesta è invece la giusta occasione per favorire una maggior partecipazione dei cittadini ai processi decisionali e politici anche in concomitanza di una manifestazione e/o festa.
L’Unione Sindacale di Base Abruzzo e Molise, nello stigmatizzate il comportamento dell’Amministrazione comunale di Lanciano, che pare così abdicare in toto alle sue prerogative, ha inviato formale diffida per l’immediato rilascio del permesso per l’occupazione del suolo pubblico come richiesto il 28 agosto u.s. e adirà per le vie legali in caso di ulteriore diniego.
Unione Sindacale di Base
Federazione Abruzzo e Molise
Lanciano 07.09.2023