Sevel FCA perde la causa contro il lavoratore al quale negò l'utilizzo del bagno. USB: la dignità personale non si tocca
Il Tribunale di Lanciano con sentenza del 23.09.2019 ha accolto il ricorso del lavoratore che non è stato autorizzato all’abbandono della postazione di lavoro per recarsi ai servizi igienici, condannando quindi la Sevel Spa di Atessa a corrispondere un giusto risarcimento del danno.
La vicenda riguarda il lavoratore che finì con l’urinarsi addosso durante il turno di lavoro, il quale è riuscito a ricostruire i fatti grazie all'attenta assistenza legale dell'avvocato Diego Bracciale, oltre che per i diversi colleghi di lavoro che hanno deciso di testimoniare, assumendo così un ruolo importante nell'iter giudiziario.
Il giudice ha stabilito che il datore di lavoro ha arrecato concreto e grave pregiudizio alla dignità personale del lavoratore nel luogo di lavoro, al suo onore e alla sua reputazione, indubbiamente derivante dall’imbarazzo di essere osservato dai colleghi con i pantaloni bagnati.
La sentenza ha reso giustizia al lavoratore in questione, restituendogli in parte la dignità che rimane irrimediabilmente lesa, anche per le conseguenze che la vicenda ha inevitabilmente generato a livello morale e psicologico.
Ci si augura che il fatto, che ha avuto comprensibilmente una grande risonanza mediatica per la sua gravità, non si verifichi mai più.
Il ringraziamento di USB va all’avvocato Bracciale per la sua professionalità e per la sua assistenza legale, nonché per aver preso a cuore una vicenda estremamente delicata. e anche ai colleghi del lavoratore, che concoraggio hanno permesso di ricostruire la vicenda in modo univoco, concordante, lineare e coerente, come ritenuto testualmente dal giudice di Lanciano.
Lanciano, 23/09/2019
Fabio Cocco, Responsabile Lavoro Privato USB Abruzzo